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lunedì 2 marzo 2009

Un tavolo,una storia.

Un mobile, una storia.
La scagliola è una tecnica antica,anzi un’arte, nata intorno al XVI secolo per imitare marmi rari e pregiati. Come materiali si utilizzano: gesso,colla, cera e coloranti. Miscelando il tutto e sapendolo fare, si ottengono effetti cromatici di indubbia bellezza, che fanno bella mostra di sé su piani per tavoli, tavolini,stemmi, consolles ed anche come rifiniture delle pareti.

Nel sito
http://web.tiscali.it/restauroantico/scagliola.htm
possiamo leggere:

“Nel museo civico di Carpi è conservato il ritratto di Guido Fassi all’età di trentadue anni, sul quale vi si legge la scritta “Guido Fassi da Carpi inventore dei lavori in Scagliola colorita e macchinista 1616″. Anche se non si può attribuire con certezza la paternità al Fassi, questa è la prima testimonianza documentabile dove si specifica l’invenzione della tecnica.
Guido Fassi (1584-1649): di lui sappiamo che era un artista poliedrico, attivo nel campo dei progetti edili, dell’ingegneria, idraulica, meccanica, e tutte le attività che richiedevano una dimestichezza con il materiale edilizio (in particolare lo stucco).”




Il tavolo riprodotto nella foto è della fine ‘500, ed è di nostra proprietà fin da quell’epoca, pertanto non ho dubbi circa l’autenticità dell’oggetto, mentre non ho notizie certe sul nome dell’artigiano che lo ha eseguito, molto probabilmente fiorentino, a quel tempo, solo raramente i mobili venivano firmati,viceversa nel ‘700 troviamo mobili firmati,come quelli di Maggiolini un grande artista nella progettazione ,realizzazione e nell’intarsio. Dalla sua “bottega” sono usciti dei veri capolavori lignei.
Come si può notare il piano è in scagliola e presenta, purtroppo ,delle rotture. Ho pensato molto se farlo restaurare o no, perché queste rotture hanno una loro storia.
Nel 1944 il piano del tavolo era ancora integro e la casa ,in cui si trovava, fu occupata dall’esercito tedesco che l’adibì ad ufficio di comando. Quando i tedeschi si ritirarono, lasciarono la casa come l’avevano trovata, non avevano procurato alcun danno. Evidentemente la posizione doveva essere strategica, perché anche gli alleati pensarono di installarci un comando militare. In breve, il giorno del loro arrivo,con un camion buttarono giù la colonna di sostegno del cancello di accesso al giardino e poco dopo pensarono bene di appoggiare delle cassette sul piano di questo tavolo.
La scagliola, un po’ per la sua stessa composizione e un po’ per l’età, cedette in più punti e così è rimasta d’allora.

1 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

Con una foto migliore potrei darle maggiori informazioni sulla scagliola.
saluti
Alessandro Bianchi

16 ottobre 2010 alle ore 19:17  

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